
Alzi la mano chi con un figlio tre enne e passa, quasi ogni sera, non si sente dire
"mamma mi racconti una storia?"
E, in linea di massima, è sempre quella storia
la preferita del momento che
guai
e dico guai a sgarrare d'una virgola.
Neppure quando sei stanca e, cercando di farla in barba al piccino, nella speranza
che nella sua stanchezza non se ne accorga, cerchi di abbreviarla un po'
saltando qualche particolare.
Eh no!
Non sia mai.
Quell'occhietto mezzo socchiuso si riapre di scatto
pronto a riprenderti in fallo.
E tu rischiando di addormentarti al suo posto,
con questa fiaba che si interompe ogni due per tre
tra le sue domande e i suoi perchè ti chiedi
"perchè ancora non crolla?".
Perchè nella prima versione, che è quella ufficiale da rispettare
ogni volta fedelmente, sei minuziosamente e
masochisticamente scesa in tutti quei particolari da elencare?
Ma la cosa più bella viene quando, come stasera,
è il papy a decidere di andare a letto con loro
con una espressione di panico totale
alla domanda "Mi racconti una storia?".
Tu già sghignazzi.
Il papy tenta una ripresa laterale "Ma io... se non le leggo non le so raccontare"
gira la schiena, speranzoso di aver posto un rimedio al suo sonno,
quando il bambino macchinetta attacca a parlare e a raccontare
la sua versione della favola.
La mamy è al computer
sogghigna, scrive e risponde.
"Mammaaaaaaaaaaaaaaaa"
"Si"
"Spiegaglielo tu che lui non capisce"
Figlio due nel mentre decide, vista la scampagnata in atto sul letto,
di saltare a cavallo del papy che il sonno può proprio scordarselo.
"Che cosa amore?"
E' vero mamy potrebbe alzarsi dal computer e accorrere in soccorso del consorte
ma un piacere sottile e un po' carogna la trattiene.
"Il bodo cando nel cetino"
e la mamma dalla sua postazione " Il brodo caldo nel cestino"
La storia continua.
La mamy resta ad ascoltare la dovizia di particolari che emergono dal racconto.
Tutti.
Li ricorda tutti.
Ogni due minuti urge l'intervento materno mentre, nonostante la stanza che li separi,
si possono sentire chiaramente gli sbuffi nasali di un rassegnato papà
"Ma perchè se non avevate sonno siete venuti a letto?".
Poi una discussione pesantissima in corso.
Mamy stavolta deve intervenire a sedare gli animi che si stanno scaldando
"Tu vuoi dire che la mia nonna è brutta?" i toni si alzano
"No ti chiedevo se questa nonna è brutta...." giustificativo...
perla di sudore fredda sulla fronte paterna
"Ah perchè se dici che la mia nonna è brutta..."
Attimo di silenzio
La tensione rende l'aria pesante...
"E poi arriva il cacciatore.. e spara al buto" ( lupo)
Il figlio piccolo si arrende, scende dal letto, scivola pure
ma si rialza, stoico, e va a cercare conforto
si addormenta cullato dalla mamma.
E ora,
ora che si sono addormentati tutti
perchè a me è passato il sonno????