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lunedì 14 settembre 2009

Ti devo.....

Posted by Picasa
Le bandierine colorate sono ancora lì.
Resistono al vento,
subiscono la pioggia che sta scendendo da ore.
Ma d'altra parte non ho avuto il tempo di toglierle.
Non ho avuto la voglia di toglierle.
Le guardo con tristezza.
Non hanno il sapore di festa.
I palloncini si sono sgonfiati e sporcati.
Sulla tavola c'è ancora la tovaglia di Cars.
Voi non avete neppure visto come abbiamo allestito il terrazzoper la festa.
E, in fondo, mi sento che ancora ve la devo questa festa.
Questa festa così attesa, così programmata,
così velocemente annullata.
Anche se c'è stato il taglio della torta e tu, buffo,
che ti impiastravi le mani e la faccia con la panna
facendoci sorridere un po'.
Ma la nostra attenzione era a tuo fratello.
Troppo alta quella febbre.
Troppo forte quella tosse.
Ti devo una merenda con i tuoi amichetti Andrea
un pomeriggio di giochi, un po' di protagonismo
solo tuo.
Ora però guarite presto...

mercoledì 9 settembre 2009

Sai...


Sai, quasi duenne,


cosa non sopporto di te?


Che urli urli dalla mattina alla sera.


Quegli urli striduli che ti penetrano la mente.
Sai cosa non mi piace di te?

Che scappi per la strada e non dai la mano,

che pesti i piedi a terra,

che sputi, e mordi e picchi.

Ma da chi le hai imparate poi queste cose?


Sai cosa penso di te?
Che sei testardo, caparbio e cocciuto

ma, questo, ti porterà lontano.


Sai cosa mi fa impazzire di te?

Che ne combini una e poi un altra e

te la ridi sotto i baffi.

Sai cosa ho ricordato di te?

Che quando sei nato ero tanto presa

dal pensiero di tuo fratello a casa con i nonni

che tu una lettera d'amore non ce l'hai....

Sai cosa mi piace di te?

Quando accarezzi Alessio addormentato

e ti porti il ditino al naso intimandoci di stare zitti

e lo baci tutto.

Sai cosa mi fa ridere di te?

Quando all'improvviso a squarciagola,

anche in mezzo alla strada,

improvvisi le tue canzoncine stonacchiate.

Sai cosa è dolcissimo di te?

Quel tuo modo di correre,

con le gambine cicce che si sfiorano un po',

ad abbracciarmi stretta

per poi sfiorarmi le labbra con le tue.

Sai cosa penso sul serio?

Che non basterebbero cento lettere d'amore

per dirti cosa amo di te.

Tra due giorni saranno due anni

che la mia vita è ricca.

Ricca di te.

giovedì 23 luglio 2009

26/07/2005..........






Sono le 22.30

Papà è sul divano e guarda, distrattamente, la tv mentre parliamo.

Io sto "bisticciando" con il computer.

"Lo so che è vecchiotto però fino a ieri sera questo programma andava.... "
boffonchio lagnosamente tocchignando le prese USB.

Fa caldo è un luglio afoso sono molto sudata

il ventilatore, seppur al massimo, smuove appena l'aria.

Ho bisogno di andare a fare la pipì

"no, guarda mollo tutto e andiamo non ce la faccio più..."

Ed è così che non arrivo neppure in bagno

sento scorrere liquido tra le mie gambe, caldo, abbondante,
scuro.
Questo mi preoccupa ma decido di non dire nulla a Sandro.

"Non nascerà se non tra altre due settimane"
aveva detto, solo il giorno prima, il ginecologo.

C'è poco liquido amniotico e il bambino è piccolino.

Mi risuonano nelle orecchie le sue parole mentre vedo

mio marito agitarsi per tutta la casa, inconcludente,

correre a prendere l'auto ma scordare le chiavi...

sembra una scena di un film comico.

Nel mentre provo a lavarmi e, di nuovo, vedo quel liquido scuro.

Taccio per il breve tragitto che ci conduce al reparto

poi, dinnanzi all'ostetrica, mio marito impallidisce

"C'è un problema" mi sente affermare.

Il liquido è meconiato e subito temo la sofferenza del bambino

memore delle parole del ginecologo.

Ce ne stiamo una notte io, te e papà in sala parto sotto monitoraggio

mentre mi contorco dal dolore ma, a detta loro, non si tratta di contrazioni.

Come stai piccolino mio? Continuo a chiedermelo.

E un attimo prima ho caldo e un attimo dopo batto i denti dal freddo.

E' mattina.
Le 10.30 della mattina per la precisione.

Il mio ginecologo ha la faccia seria, scura... e non è da lui

ti ricordi tutte le battute durante le visite di questi nove mesi di vita insieme?

"C'è molto rischio per il bamb..."

"Portatemi in sala"
non lo faccio terminare il tono fermo, deciso.

"... e anche per te..." continua lui.

Lo sento.

Lo sento che qualcosa non sta andando come doveva

Ma ce la facciamo vero?

Ce la facciamo io e te.

Scoppio a piangere e il mio corpo è scosso da tremiti.

E' una reazione nervosa a un imprevisto inatteso.

Da quel momento gli attimi che ci separano sono brevissimi.

In poco siamo in sala guancia a guancia
e tu, che urlavi disperato, ora che ti parlo ti sei zittito.
Ti portano via.
L'apagar all'inizio non andava bene l'ho sentito e
sei piccolo per l'età gestazionale.
Ora sei giù in incubatrice.

Avevi due giri di cordone intorno al collo e un giro "a zaino" sotto le ascelle.

Ecco perchè ogni contrazione, che avvertivo io,
non era comunque efficace per la tua discesa

il cordone ti tirava nuovamente su.

Una sorta di bunking jumping ...

Esco e papà e nonna sono lì "L'avete visto?"

annuiscono hanno gli occhi gonfi di lacrime

In ascensore piango
"Scusa ma ... è bellissimo..." dico al barelliere
tra i singhiozzi.
La tensione si è sciolta.
Ti portano da me alle cinque possiamo tenerti un po' in stanza
prima di tornare in nursery
poco,

troppo poco, per me che ti ho tenuto dentro fino ad allora

La sera sono già in piedi nonostante i punti del cesareo tirino un po'.
C'è inesperienza.
E non capisco perchè tutte le volte che ti portano da me

al contrario degli altri bimbi che si attaccano, famelici,
ai seni tu dorma e io non riesco a svegliarti.

E' come se tu fossi già sazio, appagato o stanco.

Sei entrambe le cose.
E sei sempre vomitato quando vieni da me.

Un vomito arancione giallastro, appicicoso.

Temo che possa essere liquido amniotico che tu hai ingerito.

Ma scoprirò più tardi di che si tratta quando, con un seno dolorante e caldo,
(dato in pasto non alla tua boccuccia bensì a un tiralatte meccanico)

vengo a sapere che ti sazi di prelat una sorta di colostro artificiale
calma bambini che ti danno la notte.
Tu continui a non attaccarti.
Dormi.
Perdi peso.
Sei nato sui 2800 e ora non sei neppure 2 chili.

Mi impongo che non ti sia dato più nulla, ti tengo in stanza

iniziamo, con fatica, l'attacco al seno e qualcosina prendi.
Sono felice
ti porto a casa

ci hanno già trattenuto oltre il tempo solito.
Ma tu piangi tanto.
Più hai fame più ti inarchi e piangi e io non capisco

non capisco e piango.

Provo tutte le posizioni, incolpo i capezzoli un po' rientranti,
le ragadi che mi fanno male e che irrigidiscono il corpo
tutte le volte che ti avvicino al seno.

Tu piangi, piangi e crolli stanco.
Cedo.
Il mio corpo cede mentre piangi, piango.

Non l'avevo messo in preventivo
e il fallimento è amplificato dagli ormoni del post parto.
Un senso di inadeguatezza e sconforto mi assale

per farti crescere cedo al biberon di latte artificiale.

Nel mentre ai controlli viene fuori che hai una fortissima forma di anemia

e mentre ti sottopongono a prelievi continui io, che le vene le buco tutti i giorni,
mi sento morire nel vederti passare tutto ciò.
Inizia una lunga terapia.

Ma la storia dopo poco si ripete e tu piangi, ti inarchi
hai fame ma rifiuti,
mangi e butti a getto.

A quel punto si capisce.
Soffri di reflusso gastroesofageo.

E inizia il calvario del latte antirigurgito,

di discussioni con la pediatra, di marche, qualità e tipi,

di notti e giorni sempre in piedi, di gettate improvvise di latte.

Ah l'odore di quel latte cagliato... terribile lo ricorderò per sempre.

Tutto sommato cresci e questo ci rasserena non poco.

Ci abbiamo messo un anno prima di diradare gli episodi del reflusso

anche se, ancora adesso , capita ogni tanto.

Tu.

Tu che " E va beh se non salutavano sono due donne e possono"
( cavaliere gentiluomo)

tu che" puoi fare le scureggine perchè sei un maschio"
( già qui la cavalleria è andata persa...)

Tu che ogni cosa me la dici con una canzoncina e sei la mia cinciallegra

Tu che, lo so, ... sono severa ma lo faccio per te...

Tu che tuo fratello è il tuo "cuore mio, anima mia"

però hai capito come fargli i dispetti e ogni tanto torneresti volentieri figlio unico...

Tu che a volte hai paura e ti fai bloccare dalle sciocchezze,

tu che non vuoi ripetere le parole in modo corretto poi ti arrabbi se non ti capisco ancora

Tu che sei il mio fidanzato ufficiale

e sei tu che dai amore e coccole a me.

Tu che ti senti grande e mi rispondi a tono
Tu che non hai più tre anni e mezzo

Tu che chissà se hai dei ricordi, delle sensazioni, di me

Io che scrivo questo e mi tocco la pancia...
Io che vorrei renderti merito di quello che sei
che non ho trovato una balena toy da poter tenere nell'acquario ma
che ti sto preparando una bella festa e dei regali del tuo eroe tarzan
io....

che mi limito a dirti....

BUON COMPLEANNO AMORE...

26/07/2005 .. una data tatuata nel cuore

martedì 9 giugno 2009

oggi mi tocca...



Oggi mi tocca spiegare a mio figlio


che per il suo compleanno i regali che ha chiesto


sono... come dire...


emh un po' ingombranti.


Premessa.


"Amore quando torniamo dalla vacanza


sarà il tuo compleanno"


Mezz'ora di gridolini di gioia di corse per la casa


e di salti di gioia


torna da me


"cosa vorresti per il tuo compleanno?"


"Una sorellina o un fratellino..."


..... ("aridaje") ....
(regalo ingombrante per la mamma
o meglio che rende la mamma ingombrante...)


"no amore non è possibile.... "


( spiegazioni tecnico scientifiche che vi salto....)


"Allora mamma voglio una Balena...."


" e dove la mettiamo una balena Ale... ? non è possibile...."


"E va beh mamma prendiamo il mare e il cielo li uniamo


e ci mettiamo dentro una balena... logico no?"


HELP
Ora gli altri animali preferiti da mio figlio sono
i lupi e le giraffe....
mi preoccupo...

Ma un bel negozio di giocattoli...


quattro macchinine e


un pupazzetto


no?


HELP