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domenica 12 luglio 2009

Incanto








Mi siedo, finalmente, con un po' più di calma al mio pc ...
reduce da un tour de force di un giorno e mezzo

per rifocillare il frigo e la dispensa,

preparare ciò che occorre al nostro rientro al lavoro
per lavare e stirare tutto ciò che c'era in valigia e quello
che non c'era alla partenza ma al ritorno si ... .

Vorrei ora, con calma,

prendere la vostra mano

chiedervi di chiudere un attimo gli occhi e

guidarvi, con le immagini e le parole,

nel racconto della mia semplice vacanza che
per noi è stata un sogno.
Un sogno atteso che non ci ha deluso.
Un sogno di suoni, luci, odori e colori

che ci lascia con il ricordo delle colline toscane

un alternarsi di pagliericci di fieno a filari d'alberi

a girasoli come pennellate su tela,

di pinete dove camminare mano nella mano
cogliendo i particolari della natura.



Scoprendo così che un albero, una pigna, un legnetto,

una formica, una coccinella,
un nido di rondini con i suoi piccolini possono diventare compagne
di avventura e di gioco.
E quanto può essere affascinante per due bambini

un improvviso spruzzo d'acqua dai sistemi di irrigazione

automatici che bagnano le piante?

In vacanza è concesso anche questo inzupparsi da capo a piedi.

E quanto ti emoziona vedere tuo figlio, che per te da poco

ha trovato solidità sulle gambette secche, arrivare di corsa

con un mazzolino di fiorellini, spighette e erbaccia?



Ed è così che trascorriamo i giorni, in contatto con la natura,
nella spensieratezza cui ti avvicina

cogliendo quell'essenza, quella semplicità che,

nel quotidiano, troppo spesso sfugge.

La nostra passeggiata ci conduce al mare.

Un mare amico che carezza i piedi mentre lo osserviamo
cancellare le nostre orme lasciate sulla sabbia.

Un mare complice di giochi, di castelli, formine di sabbia e
di secchiate in riva.

La sabbia.

La sabbia che si infila nei costumini, che si attacca alla pelle

impomatata di solare,
la sabbia che nasconde tesori da cercare e che, ogni giorno,
ci regala un bottino carico di conchiglie e sassetti colorati.

L'odore della pelle, il pizzichio del sale negli occhi,
i colori degli ombrelloni, dei prendisole e dei costumini variopinti,

le lunghe passeggiate sul bagnoasciuga.

E poi profumi.

Profumi di arte, di bancarelle, di giovani, di giochi, ristorantini

all'aperto, zucchero filato, colori suoni e giochi del luna park.

Odore di doposole che si mischia alla citronella sulla pelle
che si imbrunisce un po'.

Sandalini e canottiere,

osare un po' con un vestitino,

capelli bagnati e odore di balsamo che si asciuga all'aria.

E poi musica.

Musica di artisti di strada, di spettacoli.
Musica e canzoni mentre

in macchina percorri gli stradoni.

Tu.
Tu che a palla mettevi il rock

ora ti ritrovi a cantare "Calimero dance" o "zanza& rina"
a manetta dimenando e battendo le mani come
una perfetta animatrice.

E poi sguardi.
Sguardi felici di famiglia, la nostra.

Sguardi e sorrisi comprensivi tra mamme,

che non si parlano ma si comprendono,

nei capricci di una bimba, nel gridolino di gioia per

un sassolino verde trovato a riva

o per l'acqua che emerge da una buca o nel gesto,
carezzevole, di un papà che addormenta un neonato.

Troppo bello questo incanto per spezzarsi dopo solo sei giorni.

Troppo folle la mia idea di cercare una nuova sistemazione
il penultimo giorno precedente la partenza? Forse.
Oppure no.

E ti ritrovi a caricare la macchina canticchiando in allegria
( le canzoni di cui sopra)
ringraziando la tua mania di portare più roba del necessario
(ignorando le lagnanze del marito camallatore di valigie)
correndo a comprare sapone di marsiglia, sapone piatti,
accessori cucina, federe e lenzuola e un po' di frutta

e verdura.
E sorridi.
Come possono essere diverse le cose viste sotto

una nuova luce.
E non ti sveglia più il rumore del mare
ma un ruspante galletto che si aggira tra filari di uva che

sembrano danzare, lenti, al frusciare del vento tra gli ulivi.

E ti ritrovi nelle terre amate dal Carducci

e la poesia e l'arte di quel paese medioevale ti invadono.

Il mare nel mentre si agita un bel po'
e, sulla via degli Etruschi, ti ritrovi a scoprire posti nuovi.
Un incanto ecco come ci siamo sentiti
ecco quello che, spero,
io abbia trasmesso a voi.

lunedì 22 giugno 2009

Lavori in corso...




In questi giorni preparo i bagagli anche io

come ho letto in tanti blog

di partenze e di arrivi.
Parto felice con la voglia di staccare
di passare, finalmente, dei giorni tutti insieme
spero nella clemenza del tempo.

Parto con una preoccupazione

perchè venerdì ho dovuto mollare il reparto di tutta

corsa per raggiungere mie madre in ospedale.

Una bruttissima caduta con una ferita profonda da

taglio sulla tempia.

Poteva andare malissimo.

Per fortuna punti, dolore

e qualche problemino...

ma nulla rispetto a come poteva andare.

Ogni tanto ringrazio

chi ci protegge

ovunque sia.
Vi lascio con questo post,
dunque, riemergendo
ogni tanto,
prometto,
tra una valigia e un post it di promemoria
per aggiornarmi su di voi prima
della partenza.
Tornerò.
( è una minaccia).

giovedì 5 febbraio 2009

HIBISCUS


Quando ho voglia di tirarmi su...
di risollevare il morale...
scorro le pagine delle mie foto e rivivo le emozioni del momento ...
(beh l'ho detto che sono complicata no?)
Oggi ignoro la pioggia, che continua imperterrita a picchiettare contro i vetri della mia finestra,
tuffando il cuore nei miei ricordi.
Posted by Picasa