
" Vuoi mettere l'odore del bucato steso al sole?"
Penso tra me mentre i raggi del sole penetrano nei tessuti stesi sulle corde e il vento, che gioca a
farli volteggiare, inebria il naso di profumo di pulito.
Osservo i colori e con la mente mi metto a pensare.
La casa è immersa nel silenzio, dopo la notte insonne, finalmente i bambini hanno trovato un po'
di pace e stanno riposando.
Io mi guardo intorno.
La mia casa, ricca di colori, rispecchia me.
E' solare.
Trionfano il giallo, l'arancione, il verde, il blu.
Ho sempre "usato" lei, la casa, per esprimere il mio estro.
Io che, in continua lotta con il mio apparire, venti chili addosso in più, mi camuffavo dietro il
NERO poichè ingannava le forme abbondanti poichè rappresentava me, che non mi piacevo.
Quando, perso peso, ho iniziato ad apprezzarmi di più mi sono messa, quasi inconsciamente, a
"giocare" con i colori azzardando tonalità dell'azzurro, dell'arancio in giochi pastellati di tinte.
Condussi uno studio sul lavoro un po' di tempo fa su come il colore può influenzare lo stato
d'animo delle persone.
Ora penso che l'effetto sia a doppia mandata.
E' anche lo stato d'animo delle persone a determinare la scelta dei colori dei quali ci circondiamo.
Penso ai colori caldi delle foglie autunnali, ai colori dei fiori di pesco a primavera, penso al colore
del mare quando il cielo è plumbeo e penso al colore delle ali di una farfalla.
E mentre la mente mi ripropone le immagini, seppur impossibile, il mio naso sembra ricordarne il
profumo.
E penso al colore del cibo.
Penso al colore rosso corposo delle ciliegie, alle fragole, al giallo intenso dei limoni, all'aranciato
colore dei mandarini.
E a come è cambiato il mio uso dei colori in cucina, divenuto uno dei miei alleati, per presentare il
piatto perchè, se è vero che l'occhio vuole la sua parte, un piatto colorato "ligth e sano" può
essere apprezzato molto più che lo stesso contenuto mal presentato.
Il vento ha asciugato il bucato della sera prima.
Lo piego con cura affondando il naso in una tutina dismessa dei miei figli.
Le mie mani indugiano un po' tra le pieghe della ciniglia.
Non è azzurra.
Non mi sono mai piaciuti i colori esclusivi e standard rosa per le bimbe e azzurro per i maschietti
e, infatti, è una tutina nella tinta dell'arancio.
Taglia 3 mesi.
Se socchiudo gli occhi vedo indistintamente l'uno e l'altro dentro quel tessuto.
Se socchiudo gli occhi ne sento indistintamente il profumo.
Credo già di sapere a chi andrà.