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martedì 1 dicembre 2009

C'era una volta....


C'era una volta un omino di neve.
Abitava in una bella sfera di cristallo.

Era stato la fonte di sorrisi e gioia

per i bambini che avevano abitato

quella casa.

Ma poi, con il passare del tempo,

era diventato un ninnolo dimenticato

nello scatolone delle decorazioni.

Ora, a pochi giorni dal Natale,

era stato di nuovo tirato fuori

e disposto sul tavolino di fronte alla finestra.

L'omino di neve, Jack era il suo nome,

guardava annoiato il mondo fuori.

Era stato bello felice un tempo ma ora..

Ora il suo unico desiderio era uscire.
"Io voglio uscire fuori...." continuava a dire.

Tornare a sorridere per aver suscitato un gridolino di gioia,

di sorpresa, quando la sfera tra le dita di un bambino

avrebbe scaturito una tempesta di neve.

Ma le uniche mani che l'avevano preso, spolverato

e posizionato sul tavolino erano quelle grinzose della signora

Claudine.

I suoi occhi si erano posati malinconici e frettolosi

su Jack.

Troppi ricordi, troppa tristezza.

Troppa solitudine.

Claudine si alzò dalla sedia a dondolo a fatica

quando sentì suonare alla porta.

Non aspettava nessuno.

Non desiderava vedere nessuno.

Si trovò di fronte una bimba dai riccioli biondi

e dagli occhi verde smeraldo la cui bellezza non andava ricercata

lontano.

La donna che la accompagnava era di altrettanta beltà.

"Siamo i nuovi vicini" le dissero con un sorriso.

La curiosità della bimba la spinse a curiosare un po'

all'interno dell'appartamento dell'anziana signora.

Sfiorò i tasti, impolverati e induriti, del vecchio pianoforte

che risuonò un malinconico e stonato motivetto.

Poi la bimba afferrò la sfera di cristallo

e le parve che il buffo e grassoccio omino di neve

al suo interno le sorridesse.

"Puoi tenerla se vuoi..." le disse Claudine addolcendo

il suo viso grinzo.

Qualcosa le diceva che quello sarebbe stato un Natale diverso....
Era un altro di quei piccoli miracoli di Natale.


O forse, solo il miracolo che un sorriso,

una visita e un cuore che si scioglie un po',

come un fiocco di neve tra le mani calde.

Questa è la mia favola di Natale

Il mio modo di sperare nel nostro Miracolo di Natale.




martedì 26 maggio 2009

ti fidi di me?




" C'era una volta..."

Ti ricordi mamma?

"Paurosetto il coniglietto"

Si, lo ricordo...


Paurosetto il coniglietto

mette il muso fuori tana

e sussulta poveretto

se di fronte a lui ha una rana.

E saltella un po' indeciso

le sue orecchie dritte e attento

il suo cuore che traballa
che rumore che spavento.

Paurosetto il coniglietto

ha paura un po' di tutto

ma così è proprio brutto

non si può mai divertir...

Spavaldino il canarino

pur essendo piccolino

tiene il cuore di un leoncino

non si lascia spaventar.

E vedendo Paurosetto

lì nascosto a tremare

Spavaldino il canarino

una canzone si mette

a cantare

"Nessuno paura deve provare

se cantando coraggio riesce a

trovare"

Paurosetto tirato fuori il musino

diventa amico con Spavaldino

e chi un amico riesce a trovare

meglio la paura potrà affrontare.

E Paurosetto cresce

e passano i timori

e Spavaldino canta

rischiarando i cuori.


" Mamma?"

"si..."

" Ti fidi di me?"

" SI"

" Anche io mi fido di te"