
Tempo di vacanze
I nostri bambini trascorrono molto più tempo all'aria
aperta, magari in spiaggia o in montagna.
Finalmente dopo rigidi inverni
si può giocare o fare esercizio fisico,
come lunghe camminate all'aperto o castelli di sabbia
senza scordarsi però delle semplici,
ma spesso altrettanto dimenticate,
precauzioni.
A partire da qualche leggera scottatura
ovvero un infiammazione della cute dovute
a eccessiva esposizione.
Il bambino può lamentare bruciore o prurito
sino a gonfiore e dolore con febbre, nausea e vomito.
Possono presentarsi sulla pelle bollicine contenenti
liquido ( tipo proprio quelle delle ustioni da contatto).
In questi casi si possono applicare delle pezzature,
senza frizionare per non rompere queste vescicole
che potrebbero infettarsi, con acqua e bicarbonato.
Da qui l'importanza di usare un buon protettivo solare
da ripetere, almeno ogni due ore, durante l'esposizione
più spesso se non resistente all'acqua o secondo le indicazioni
del flacone.
Occorre offrire ai bambini molta acqua affinchè i liquidi persi
tramite la sudorazione vegano ad essere reintegrati.
Se il bambino presenta T° superiore ai 38°C è buona cosa
contattare il pediatra.
Dalle semplici scottaturesi può arrivare a problemi seri
come il colpo di sole o il colpo di calore.
In questi casi è importante agire tempestivamente
conoscendone i sintomi.
In linea di massima, e questo vale anche per evitare le scottature,
è preferibile non esporre i bambini nelle ore più calde
della giornata, fargli sempre indossare un berrettino,
abitini leggeri dai colori chiari e dai tessuti traspiranti tipo lino e cotone
e comunque non lasciarlo esposto al sole
per tempi troppo prolungati.
La differenza tra colpo di sole e colpo di calore è che nel primo caso vi è stata una esposizione diretta ai raggi solari e quindi sono presenti anche i segni della ustione solare.
Nel colpo di calore l'eccessiva esposizione unita ad un alto tasso di umidità o a minor ventilazione esterna ostacola i normali processi di dispersione del calore da parte del nostro corpo.
I sintomi sono irrequietezza, mal di testa, vertigini e nausea, aumento della temperatura del corpo del bambino, pelle arrossata, sino ad aumento della frequenza cardiaca e respiratoria
e collasso che può portare sino allo shock e al coma nel colpo di calore.
Riconosciuti i sintomi bisognerà portare subito il bambino in un luogo fresco e ventilato
sdraiarlo a pancia in su sollevando le gambe
praticare pezzature di acqua fresca su tutto il corpo con lo scopo di abbassargli la temperatura
applicare ghiaccio sulla testa se cosciente fornirgli acqua a piccoli sorsi
Chiamare sempre il 118 se il problema non si risolve entro breve tempo.
Questo post nasce parlando con alcune amiche ricordando quando,
finito il tirocinio da infermiera,
mi ritrovai a lavorare per l'infermeria del porto.
Dalle navi scendevano, dopo ore e ore di navigazione,
stipati come animali nelle stive un infinità di bambini,
anche piccolissimi, che tra il sole, l'afa e la stanchezza si sentivano male.
Sono sicuramente cose che avete già letto, di cui vi siete documentati
e dei quali si parla molto d'estate ma sono certa di non far male
rinfrescando un po' la memoria.
Tempo di vacanze si ma usiamo il cervello...