
E così debbo dirti arrivederci?
Arrivederci.
Mentre i miei piedi saltano già una
pozzanghera e le foglie secche scricchiolano sotto le scarpe,
passi svelti, contro il vento che si sta facendo pungente.
Arrivederci.
Mentre si alzano i baveri delle giacche
e la sera ci si arrotola sotto il trapuntino.
Arrivederci mentre già i nasini colano un po'
le prime febbri e la prima tosse fanno sussultare piccoli corpicini
mentre fuori fa buio prima e
il cielo, che si ingrigisce, mi fa temere un lungo inverno.
Ti attenderò estate.
Attenderò le tue giornate luminose,
i calzoncini corti
i gelati da mangiare in fretta prima che colino
lungo il cono, le passeggiate fuori fino a tardi,
il sudore che ti imperla la fronte, il calore del sole
sulla pelle.
Benvenuto autunno allora ti dico
con le tue pioggie non mi rattristare,
portami i tuoi colori in dono
con le foglie rosse e gialle che danzano verso il terreno.
Portami il rumore della pioggia contro i vetri,
cantico di nuvole pesanti.
Portami messer inverno e i suoi silenzi,
calzini di lana e sciarpe calde,
caloriferi accesi e le luci di natale.
Io ...
ho già appuntamento con
madama primavera.