Le saracinesche dei negozi sono abbassate,
in giro poche persone,
un rivolo di sudore percorre la mia fronte.
Accanto a me una signora dal vestito sgrargiante,
così colorato da voler camuffare l'età della sua indossatrice
richiamando su quell'arcobaleno l'occhio del passante,
si sventola con un ventaglio di legno intarsiato.
Lo sguardo fuori dal finestrino
ad osservare questa estate che,
per me, sta volgendo al termine.
Penso al blog.
Sono passata silenziosamente a leggere.
Dopo una settimana passata con un sorriso di circostanza stampato sulla faccia,
con una maschera, calcatamente pagliaccia a volte,
che non annebbiasse le giornate dei miei figli
con poca voglia di discutere e tanta carne al fuoco da affrontare.
Rannicchiata nella notte accanto ai loro corpi nel mio letto
sobbalzante tra i singhiozzi,
nel silenzio dell'oscurità.
Dopo una settimana in cui cercavo scorciatoie per terminare la giornata
il più in fretta possibile
combattendo con il lento scorrere delle lancette.
Dopo una settimana che tutto sembrava
più difficile di quello che era,
comprese le emozioni.
finalmente ora mi sento di poter tornare a voi.
Voi che non mi avete lasciata mai.
Questo blog nasce come un contenitore
un traboccante "Vaso di Pandora"
da scoperchiare nei miei attimi di esplosione,
di implosione.
Ma mai credevo di trovare così tante mani pronte a contenere
tutto il mio vaso,
così complicato a volte.
E invece eccomi qui.
A leggere i vostri commenti, la vostra preoccupazione per me...
siete una miniera.
Una miniera preziosa in questo Mondo che a volte ci mette contro
anche le persone della propria famiglia.
Sto costruendo un muro che non mi scalfisca più il cuore,
che non rechi dolore ai miei figli, che non provochi ferite nella
famiglia che ho deciso di vivermi.
In tutto questo mio proteggermi ci siete voi che,
come una carezza sulla fronte,
tornate a chiedermi come sto.
E vuol dire tanto.
Io vorrei correre ad abbracciarvi uno ad uno.
Per intanto vi dico grazie.
Grazie in questa nuova settimana
che si è aperta con uno spiraglio di luce.
Una speranza in cui non credevamo più,
un nuovo arrivo che non sarà senza difficoltà,
una luce che si chiama nuova vita.
Una nuova vita che mi chiamerà zia.....
una speranza che mi riempie il cuore...
che ancora misura, boh,
forse solo qualche millimetro ma che già
sento di amare tantissimo.